
Quali sono i programmi televisivi di maggior successo? In passato era piuttosto semplice identificarli; ci sono stati gli anni d’oro dei quiz dove il Mike Bongiorno di turno bloccava l’Italia tutti i giovedì, oppure c’era il varietà del sabato sera con le canzoni, i balletti, ed i comici tutti messi li a rasserenarci dopo una settimana di studio o lavoro.
Nel tempo le cose sono cambiate, quiz e varietà ci sono ancora ma si sono spalmati su tutti i giorni della settimana, questo grazie all’arrivo di tanti (forse troppi) nuovi canali televisivi.
La vera novità degli ultimi anni è la politica fatta spettacolo.
Dopo anni di sole tavole rotonde in occasione delle elezioni i politici hanno iniziato a fare delle apparizioni nei programmi d’intrattenimento e d’inchiesta, da qui il passo ai nuovi talk show tutti per loro è stato breve.
È vero, nessun talk show raggiunge picchi d’ascolto paragonabili al classico varietà di un tempo ma se tutti i canali televisivi si sono creati un loro spazio dedicato ci sarà un motivo.
Facciamo un piccolo elenco dei programmi disponibili.
Domenica – In ½ Ora (Rai 3), Che tempo che fa (Rai 3), La Gabbia (La 7).
Lunedì – Quinta colonna (Rete 4), Piazza pulita (La 7).
Martedì – Ballarò (Rai 3), Di martedì (La 7)
Mercoledì – [“Riposo”….forse (*)]
Giovedì – Virus (Rai 2), Servizio pubblico (La 7), Porta a porta (Rai 1), Matrix (Canale 5).
Venerdì – Bersaglio mobile (La 7)
Sabato – Che fuori tempo che fa (Rai 3), Otto e mezzo sabato (La 7).
Questo elenco settimanale (palinsesto soggetto a modifiche) è sicuramente “perfettibile”. Va tenuto conto che alcuni di questo programmi sono un po’ diversi tra loro come ad esempio “Che tempo che fa” o “Porta a porta” che nel corso degli anni ha in parte mutato pelle diventando “terra di plastici”, così come le soluzioni alla “Otto e mezzo”, che adottano una formula da striscia quotidiana.
A questo elenco poi manca sicuramente qualcosa. Ad esempio mancano i programmi a diffusione locale. Il mercoledì (*) l’emittente Veneta Antenna3 propone “La piazza” di Luigi Gandi ma sicuramente anche nel resto d’Italia ci sono programmi simili.
Ma qual è il motivo del proliferare di questi programmi?
Cinicamente verrebbe da dire che costano poco, un politico ha tutto l’interesse di mettersi in mostra a costo zero, anche a rischio di beccarsi qualche insulto, cosa che non succede con i personaggi dello spettacolo “vero” che invece vanno pagati.
Sarà anche che l’Italico telespettatore, pur pregno di rabbia, rimane un inguaribile ottimista e sogna che le promesse elargite in quei salotti mediatici si trasformino in realtà. Peccato che si finisca spesso con l’addormentarsi sul divano e non ci si ricordi più delle parole sentite, ma tanto si confida nella replica della settimana successiva dove ci daranno altre due pillole. Una di rabbia, una di speranza.
Per quel che mi riguarda sai qual è il risultato? Mi guardo l’intervento di Crozza da Floris, mi faccio due risate amare e poi cerco un film. Non se ne può più.
Proporrei di sostituire la giostra con una torre così poi li buttiamo tutti di sotto.
Visto il nuovo canale tv Agon Channel? Stanno facendo casting per tantissimi nuovi programmi in partenza e in più hanno annunciato che Sabrina Ferilli condurrà “Contratto”, il talk show di punta del canale in onda in prima serata
Così ovvio, così evidente eppure non avevo ancora fatto caso a questo particolare.
La piazza io non la vedo ma mi é capitato di vedere altri talk politici regionali e devo dirti che sono delle vere gabbie di matti e intolleranti. Le offese che si scambiano in quelli nazionali in confronto sono rose e fiori.
Non se ne po’ più!
@ Sig Giovanni: Riesci a trovare un bel film tutte le sere? Complimenti!
@ dexter: Senza mezze misure eh?!
@ ail: Non sentivamo la mancanza di un altro canale…almeno io.
@ Chiara: Ecco, ti ho rovinato la giornata!
@ leonardo: Vero, ho notato anch’io questi “signori” che girano per le tivù locali.
@ semplice: Mi sa che è meglio spegnere tutto e lasciarli brontolare tra loro…
Non ho capito bene cosa succederà al blog e non ho il coraggio i commentare l’ultimo articolo.